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Completato il diradamento di Sascupo

Accertate qualità e legittimità dell’intervento, si prosegue sulla pineta del Soldato

Nelle scorse settimane si è proceduto all’effettuazione del collaudo tecnico-amministrativo del progetto sperimentale di diradamento delle pinete di Sascupo nel comune di Gualdo Tadino.
L’Agenzia Forestale Regionale (AFOR) ha effettuato il sopralluogo per accertare la validità e la conformità delle operazione di taglio, realizzate dalla ditta DUFERCO BIOMASSE SRL, sui boschi di conifere di proprietà della Comunanza Agraria Appennino Gualdese.

Il Collaudo dell’AFOR ha dimostrato come, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista quantitativo l’intervento è stato più che conforme alla norma e agli elaborati presentati, con quantitativi asportati inferiori del 20% rispetto a quanto consentito, a riprova che non c’è mai stata, sia nella volontà della Comunanza che all'effettiva realizzazione degli interventi di taglio, alcuna azione predatoria delle risorse naturali.

Si è svolta invece - su beni a ridotto valore economico come sono le pinete artificiali - una significativa azione migliorativa strutturale delle pineta interessata, che ora può crescere e sviluppare armoniosamente. Intervento improcrastinabile anche dal punto di vista ambientale, in quanto la specie alloctona (Pino nero) è stata sufficientemente ridimensionata al fine di permettere alle latifoglie autoctone pregiate di ampliare la loro presenza nel sito.
Compito questo, il diradamento, obbligatorio in una selvicoltura sostenibile dal punto di vista ambientale, a salvaguardia e miglioramento delle risorse naturali presenti, siano esse forestali ma anche faunistiche e perché no “idriche”.

Il progetto di taglio è stato presentato in accordo con il dr. Ermanno Rosi (responsabile tecnico della Comunità Montana Alta Umbria), a cui va il nostro ringraziamento, per la grande disponibilità e per l’ampia esperienza dimostrata, acquisita nei diradamenti passati delle pinete di Gualdo Tadino.
Il progetto è stato considerato come “progetto pilota”, ed aveva come obiettivo primario il recupero naturalistico di un’area forestale caratterizzata da piante arrivate a fine ciclo vegetativo, non autoctone e immesse dall’azione umana, quindi non locali ma di origine artificiale ed estranee all’ambiente considerato.
Il progetto di diradamento, nella sua interezza, ha una forte connotazione ecocompatibile come poi riscontrato da tutti gli enti controllanti (Comunità Montana, Carabinieri Forestali, Agenzia forestale Regionale, etc).

 

Si ritengono quindi fortemente strumentali e denigratorie le numerose prese di posizione a mezzo stampa da parte di politici e sedicenti ambientalisti circa la scarsa sensibilità ecologica degli interventi sinora progettati e realizzati, creando un clima d’odio che ha portato a ripetuti atti vandalici finanche al sabotaggio dei macchinari.
Un ringraziamento va quindi alla ditta DUFERCO BIOMASSE SRL, che nonostante questo ha completato il progetto pilota fino al collaudo, con estrema professionalità e senza lasciarsi intimidire.
Particolare plauso va quindi al tecnico progettista Dr. Agr. Raffaele Pagliacci, più volte oggetto di denigrazione e diffamazione, a cui il recente collaudo conferma di nuovo la professionalità e l’operato a regola d’arte a beneficio di tutta la comunità.

Le azioni lesive nei confronti della Comunanza Agraria, del tecnico progettista e della ditta esecutrice dei lavori, le eventuali modifiche sui contratti in essere o il blocco dei necessari e urgenti interventi di manutenzione rappresentano un danno ambientale, economico e di immagine professionale rilevante, per il quale i legali determineranno e quantificheranno le responsabilità.

Confermata la qualità dell'intervento pilota - ottenuta anche grazie all’ottimo operato del direttore dei lavori, il Dott. Agr. Fabrizio Ranaldi - rimane la necessità di operare l’intervento primario: il recupero della Pineta del Soldato, che risulta sempre più degradata da schianti ed agenti patogeni e su cui già molti cittadini e associazioni ci hanno chiesto di intervenire il prima possibile.

Ricordando che questi temi sono condivisi e trattati alle assemblee della Comunanza, proprietaria di questi tesori collettivi su cui ogni famiglia ha il diritto e il dovere di esprimersi, auspichiamo che anche la gestione forestale dei nostri boschi torni ad essere parte di una comune e partecipata sensibilità verso l’ambiente.


Maggio 2020, alcune immagini della porzione di pineta oggetto dell'intervento di diradamento, che ha agevolato l'ampliamento delle piante autoctone che stanno rapidamente crescendo, come si può ben vedere.

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Tags: Gualdo Tadino, Comunanza Agraria Appennino Gualdese, Bosco, pinete, diradamento, assunzioni, lavoro